Il Natale e la morte dei giovani artisti

Immagine generata da ChatGPT4.

A chi pensi a Natale? Ai tuoi cari, vero? E a chi non c’è più, specie se si tratta di giovani. Questo pensiero mi ha accompagnato ieri, 17 dicembre 2023, durante la fiaccolata degli angeli ad Oria, un toccante tributo a coloro che ci hanno lasciato in modo prematuro. Tra le fiammelle e la recita del rosario, ho pensato a mio fratello, un artista promettente la cui luce si è spenta troppo presto, a venti anni, nel 1997. Queste riflessioni hanno dato vita a quest’articolo: un viaggio tra la malinconia e la bellezza, dove ricordo gli artisti giovani che, come stelle cadenti, hanno lasciato un bagliore indelebile nel cielo della nostra memoria. Leggilo tutto perché così capirai meglio il piccolo gesto che ti chiedo di compiere alla fine dell’articolo.

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Perché e come passare alla storia

Foto di Engin Akyurt.

«Io mi domando un domani, mentre il mio lavoro è documentato, dalla televisione, dal cinema, dal teatro … in letteratura che resterà di te Bonino… Cosa resta in nome del Signore? … Bisogna farle le cose, io le ho fatte, sono documentate. Cosa hanno fatto questi signori?» chiede dal minuto 43 Carmelo Bene nella puntata di Mixer Cultura del 15 Febbraio 1988 a proposito dei critici. Lui si definiva un classico vivente. Aveva capito che sarebbe passato alla storia e che dopo la sua morte si sarebbe parlato di lui a lungo, cosa che sta avvenendo.

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I veri artisti diventano ricchi

Chi ha detto che gli artisti debbano essere sempre poveri, sul lastrico, al verde? Bene, preparati a sfidare le convenzioni, perché in questo articolo ti svelerò un segreto che potrebbe far tremare le basi del tuo pensiero: i veri artisti diventano ricchi!

Sì, hai capito bene. Mentre molti si ostinano a pensare che la passione artistica debba essere un percorso di povertà, scopriremo come gli artisti autentici riescano a sbloccare una ricchezza straordinaria, spingendo i confini della bellezza, del divertimento e delle emozioni. È il momento di scoprire come gli artisti trasformano la loro arte in moneta sonante e come tu possa trarne ispirazione per arricchire la tua stessa vita.

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Il Natale degli artisti tra riflessione e creatività

Il Natale è un momento speciale per gli artisti, un momento in cui possono prendersi una pausa dalle loro attività quotidiane e concentrarsi sulla famiglia e sulla festa. Molti artisti sognano di trascorrere il Natale in modo tradizionale, magari seduti accanto al camino con un bicchiere di vino caldo e una tazza di cioccolata, oppure cantando le canzoni natalizie insieme ai loro cari.

Altri artisti, invece, preferiscono vivere il Natale in modo più creativo, cercando di trovare nuove idee per le loro opere d’arte o per i loro spettacoli. Per loro, il Natale è anche un momento per rinnovarsi, per trovare nuove ispirazioni e per sperimentare nuove tecniche artistiche.

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L’afasia degli artisti

Di recente Bruce Willis ha dovuto ritirarsi dalle scene perché colpito da afasia. Anche le star del cinema e della televisione vengono colpiti da problemi al cervello, spesso dopo un ictus. Alla fine di settembre di quest’anno ci ha lasciato il comico Bruno Arena, del duo comico I Fichi d’India, che nel 2013 era stato colpito da un aneurisma. In quello stesso anno toccò anche all’attore Tim Curry. A luglio del 2022 anche Pippo Franco è stato colpito da un attacco ischemico. Altre star del cinema con la stessa sorte sono state Alain Delon e Sharon Stone.

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Nel nome di Leonardo Vitale, artista della meraviglia

Leonardo all’opera negli anni ’90.

Leonardo Vitale è stato un artista salentino, nato a Ceglie Messapica (Br) nel 1952 e vissuto dall’età di ventuno anni in poi ad Oria (Br). Nella sua vita ha usato due strumenti: l’aerografo e i gessi. Con i primi ha realizzato scenografie per luna park, spettacoli viaggianti, trompe l’oeil, quadri e numerose personalizzazioni di caschi, moto, auto, ecc. È stato anche uno spray paint artist: realizzava paesaggi fantasy con le bombolette di vernice. Con i gessi è stato un madonnaro conosciuto in Puglia fin dal suo anno di esordio, il 1985. Non si possono contare le cittadine dove sull’asfalto ha dipinto i santi delle feste che si tengono un po’ ovunque. Suo malgrado, poi, è entrato nella cronaca a causa dell’aggressione, purtroppo per lui mortale, durante un tentativo di rapina il 4 ottobre 2021 a Lecce.

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Che cos’è la recitazione: tre falsi miti su di essa

Prima di tutto è una brutta parola! Se vogliamo capire che cos’è la recitazione rendiamoci conto che di fronte a una persona falsa si è soliti dire che sta recitando una parte, che si vede che mente. Lo sapeva bene Thomas Milian, noto al pubblico italiano soprattutto per “Er Monnezza”. Pare che abbia affermato

Vengo dall’Actors Studio: io non recito, non inganno il pub­blico. Mi identifico nei perso­naggi. Oggi come allora vivo come loro, sono loro. Per que­sto Tor Marancia è ancora il mio quartiere preferito.

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Fare impresa con l’arte e la cultura

Foto di Arantxa Treva.

L’artista è spesso visto nell’immaginario collettivo come un dandy, un povero spiantato che non ricava da vivere dalla sua arte. Il più vasto campo della cultura è poi appannaggio delle grandi istituzioni, delle fondazioni, degli enti, ecc. O almeno così pare. Infine, salvo l’isola felice di Hollywood dove ci sono cachet fantasmagorici solo per gli attori di punta, anche chi decide di fare del cinema la sua arte sembrerebbe che si auto-condanna ad una vita difficile. L’arte pura si ritiene sia lontana da risvolti commerciali come accade per le band musicali che quando conoscono un successo maggiore dei primi tempi vengono tacciate di essersi svendute. Insomma, con la cultura non si mangia come avrebbe detto Giulio Tremonti anni addietro, anche se di recente ha smentito di aver affermato questo.

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La noia degli artisti

Foto di Andrea Piacquadio su Pexels.

A volte ti trovi davanti a un monitor come uno scrittore davanti a un foglio bianco quando sa che deve scrivere ma non ancora cosa. Perché poi il blocco dello scrittore è un cliché, in realtà quello scrive sempre lo stesso. Però può capitare per qualche istante che non sappia cosa raccontare in quel momento, da dove cominciare. Hai tante cose da dire ma non sai quale di queste far fluire. È come se tutte le idee volessero uscire tutte insieme e la porta s’intasa. Come un motore che s’ingolfa. L’eccesso di un momento ferma le cose. E allora ci sono dei momenti di silenzio. E in quei momenti, magari, torni al pensiero. Solo che i coach di oggi e i sapienti d’Oriente ti dicono di evitare di pensare. Tale è la disciplina che la mente in armonia con l’universo si allontana dai pensieri, che il più delle volte sono di separazione.

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Le tre dimensioni di una produzione artistica

Foto di Pixabay

Qualsiasi produzione culturale è bene che abbia tre dimensioni per essere completa e condivisa. Esse sono: gli scambi che essa genera, il piacere o divertimento o diletto di chi la genera e la interpreta e l’occupazione di tutte le figure che vi lavorano. Se ben calibrate permettono il successo e la piena soddisfazione economica. Esaminiamole tutt’e tre.

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