Il tufo e il vento a Oria nel cuore di Gennaro

Hai mai pensato a come il tufo, una roccia particolare e porosa, possa raccontare una storia millenaria, o a come il vento possa essere oltre che un soffio naturale, anche uno strumento di progresso e innovazione? In questo articolo, ti porto in un breve viaggio, a conoscere un personaggio che ha saputo leggere la natura e trasformarla in qualcosa di straordinario. Ti ho trasmesso curiosità? Partiamo allora per il nostro percorso nel tempo tra tufo e vento, attraverso il racconto che ho presentato alla Notte del Museo a Palazzo Martini ad Oria, il 26 maggio 2023. Eccolo qui di seguito.

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Nomadismo urbano tra Roma e il Salento: un sogno possibile

Sogno di tornare a vivere nella magia di Roma, come ho scritto nel mio precedente articolo. Nella capitale ci ho vissuto già per anni e ci torno spesso, quando riesco. Ma voglio anche continuare a immergermi nel fascino del Salento, dove pure ho dei progetti da coltivare. Come è possibile tutto ciò? Devo diventare forse bilocale come certi santi? Questo non so ancora farlo, il paranormale è fuori dalle mie possibilità. Invece potrei diventare un nomade urbano, una sorta di pendolare.

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Quaresima, Carnevale e Commedia dell’arte

Foto di Diego Moretto

L’Italia è patria di diverse tradizioni popolari che hanno le loro radici nella notte dei tempi, che a volte scompaiono ma che poi tornano con forza. Esse sono legate ai cicli stagionali e quindi ogni periodo dell’anno ha la sue figure di riferimento. Tra Febbraio e Marzo c’è il passaggio tra il Carnevale e la Quaresima. A questi due sono dedicati due appositi personaggi in Salento che sono Paolino, che altrove è anche noto come Re Carnevale, da una parte, e sua moglie Quaremma dall’altra. Sono entrambi due vecchi. Paolino è un personaggio popolare della tradizione salentina, noto soprattutto durante il periodo del Carnevale: è un uomo che viene descritto come uno sperperatore, un ubriacone e un amante dei piaceri della vita. Al termine di questo periodo non a caso viene bruciato e gli subentra Quaremma.

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Nel nome di Leonardo Vitale, artista della meraviglia

Leonardo all’opera negli anni ’90.

Leonardo Vitale è stato un artista salentino, nato a Ceglie Messapica (Br) nel 1952 e vissuto dall’età di ventuno anni in poi ad Oria (Br). Nella sua vita ha usato due strumenti: l’aerografo e i gessi. Con i primi ha realizzato scenografie per luna park, spettacoli viaggianti, trompe l’oeil, quadri e numerose personalizzazioni di caschi, moto, auto, ecc. È stato anche uno spray paint artist: realizzava paesaggi fantasy con le bombolette di vernice. Con i gessi è stato un madonnaro conosciuto in Puglia fin dal suo anno di esordio, il 1985. Non si possono contare le cittadine dove sull’asfalto ha dipinto i santi delle feste che si tengono un po’ ovunque. Suo malgrado, poi, è entrato nella cronaca a causa dell’aggressione, purtroppo per lui mortale, durante un tentativo di rapina il 4 ottobre 2021 a Lecce.

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Il laboratorio teatrale come soluzione creativa ai problemi della città

Foto di cottonbro

C’è un approccio all’arte in generale e alle arti della scena che ha attraversato tutto il Novecento, dove è nato, è che è giunto ai giorni nostri. Si tratta di una realtà che da una parte è formativa per l’artista o aspirante tale, a livello teorico, e dall’altra gli permette di mettere le mani in pasta, di sperimentare soluzioni innovative e in contaminazione tra diversi linguaggi. Rispetto al corso istituzionale è un impegno più leggero perché non richiede dinamiche scolastiche di presenza per un certo numero di ore, ad esempio. Ma non per questo richiede meno impegno, soprattutto nell’esecuzione di esercizi che l’allievo nel suo interesse sviluppa per proprio conto o sul piano della ricerca di materiali, idee, ecc. Sto parlando dei laboratori di arti sceniche, la cui nascita si deve al più grande pedagogo di esse che è stato Stanislavskij.

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Il teatro che grida da tetti e balconi

Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti dice Gesù nel vangelo di Matteo. E i teatranti la loro voce la fanno sentire dai tetti, appunto, e dai balconi. Sono tanti gli artisti e i gruppi che hanno colonizzato questi spazi alla ricerca di nuovi modi per far incontrare attori e spettatori, complice la pandemia e la relativa gestione dei contatti tra le persone. Così Concita De Gregorio e Sandra Toffolatti a Roma hanno dato vita, ad esempio, a spettacoli sui tetti e nei cortili. E al Rione Sanità, a Napoli, invece i balconi popolari diventano teatri.

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7 storie pugliesi da raccontare in scena o sugli schermi

Chiesa madre di Francavilla Fontana

Una volta la regione del tacco d’Italia veniva indicata come le Puglie, ben consapevoli, come si era, che la Puglia come entità è inesistente: sulla carta si sono segnate delle linee di confine che includono zone molto eterogenee tra loro per cultura, civiltà, paesaggio geografico, ecc. Entità come il Salento, la Murgia, la Terra d’Otranto e altre esprimono stratificazioni differenti, modi di esprimersi diversi da paese a paese in molte occasioni, ecc. Ed è quindi normale che da Foggia, che appartiene alla Daunia, e Lecce ci siano miriadi di storie più o meno popolari, più o meno colte, che attendono di essere raccontate. A volte qualcuno l’ha fatto e altre volte no. Io oggi voglio accennare ad un elenco di 7 storie tra le più mirabili e significative pronte per un romanziere, per un drammaturgo, per uno sceneggiatore e quindi per case editrici, produzioni teatrali e di cinema.

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Tre settori-chiave per la cultura del territorio e la sua promozione

Foto di Vito Giaccari.

La visione culturale di un territorio: questa grande sconosciuta che però dà un senso e una direzione ad ogni evento, lo inserisce all’interno di un disegno strategico. Di questo voglio parlare nel presente articolo, dopo una serie di post in cui mi sono occupato di teatro e cinema, soprattutto nei piccoli centri. Abbiamo bisogno di linee programmatiche perché sono esse che permettono di tessere la stessa materia socio-culturale che trasforma ogni singola manifestazione in una tessera importante di un più generale puzzle. E, si badi bene, questo non è solo parte della progettualità che un’amministrazione deve avere ma coinvolge imprese, associazioni, singoli in modo che l’agire sia condiviso e porti allo stesso obiettivo per tutti.

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10 idee per eventi teatrali ad Oria

Sedile di Oria – Particolare

Si scrive Oria e si legge in molti modi come, per esempio:

Sto parlando della cittadina in cui vivo, in provincia di Brindisi, che con i suoi colli derivati da dune preistoriche si erge sulla piana del Salento. Ma parlo anche dei suoi abitanti, gli oritani, che qualche volta si accorgono del loro immenso patrimonio e danno vita a rievocazioni storiche, fondano gruppi di sbandieratori, mettono in piedi associazioni che coniugano turismo, gastronomia, storia, archeologia e altro ancora. Le possibilità con il passare del tempo aumentano.

Una di queste alla quale sono interessato riguarda il racconto della città e del suo patrimonio attraverso il teatro. In parte ho già affrontato un po’ in generale l’argomento in due articoli. Nel primo ho posto la questione di come possiamo narrare il medioevo oggi. Nel secondo ho elencato luoghi, emozioni ed opportunità a cavallo fra teatro e turismo. Ho anche dedicato un articolo a come rappresentare pezzi di teatro in un paese come questo. Ora voglio indicare dieci possibilità per spettacoli teatrali, incursioni, animazioni specifiche in e per Oria e i suoi visitatori.

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Uno sguardo a Ottobre, tra feste antiche e vita che riprende

Illustrazione 1 Ottobre 2021

Inizia oggi Ottobre, il mese di Francesco D’Assisi, della terra, dei funghi, da farci un buon sughetto con le pappardelle, dell’arrivo di Cristoforo Colombo a Guanahami (Bahamas), il giorno 12, delle ottobrate romane, gite che si svolgevano a Roma, della festa del cinema. Più anticamente in questo periodo si tenevano i baccanali altrimenti noti come feste dionisiache, in cui c’erano il teatro, con le sue tragedie e le sue commedie, e i riti orgiastici. Erano feste in onore di Dioniso, il dio delle tarantate salentine.

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