I 3 modi per rappresentare Dario Fo

Dario Fo è uno degli autori più rappresentati al mondo. Basta consultare la mappa delle compagnie autorizzate sul sito della Fondazione Fo Rame per rendersene conto. A parte l’Africa non c’è parte del pianeta dove non ci siano messe in scena di questo premio Nobel.

Ad esempio nel 2021 è stato portato in scena il suo testo Gli imbianchini non hanno ricordi in Russia. Gli Arcangeli non giocano a flipper, poi, è stato rappresentato in Nuova Zelanda, La storia della tigre negli USA e via dicendo.

Per rappresentare gli spettacoli di Dario Fo è necessario avere una grande capacità di improvvisazione e di comicità. Gli attori devono essere in grado di interagire con il pubblico e di creare un clima di partecipazione e condivisione.

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Il teatro che ci manca e che si può fare soprattutto nei piccoli centri

DALL· E 25-01-2025 08:25 – Creare un’immagine semplice ma evocativa che incarni il senso di comunità in un ambiente teatrale, nello specifico situato nella regione Salento.

Il teatro è prima di tutto comunità e parla alla comunità. Un gruppo è una micro-società. Ciò accade fin dal Cinquecento quando davanti al notaio appaiono i primi membri delle compagnia della Commedia dell’Arte. Finiva il bando medievale della Chiesa contro gli attori e gli spettacoli teatrali. Terminava il teatro giullaresco dei singoli e s’inaugurava una nuova stagione con le compagnie italiane che girarono il mondo allora conosciuto e che vennero apprezzate soprattutto in terra di Francia. Da allora quelle formazioni ricreavano al loro interno dinamiche sociali che di fatto furono un laboratorio del tipo di strutture sociali che poi sarebbero venute. E per questo vennero osteggiate dalle istituzioni rinascimentali ma anche dei seicento. Soprattutto per la loro promiscuità. Non è un mistero se i primi teorici del socialismo si ispirarono ad esse.

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Eduardo, Carmelo ed io

L’articolo che Il Nuovo Quotidiano di Puglia del 3 Agosto 2021 dedica al recupero del ciclo universitario al Centro Teatro Ateneo di Roma da parte di Eduardo De Filippo e Carmelo Bene.

Agli inizi degli anni ’80 Eduardo De Filippo e Carmelo Bene tennero delle lezioni di teatro al Centro Teatro Ateneo dell’Università di Roma La Sapienza invitati dal prof. Ferruccio Marotti. Esse sono ormai passate alla storia del teatro e il Festival del Cinema Ritrovato di Bologna del 2021 ne ha riproposto un primo video dopo che furono digitalizzate in alta definizione tra il 2010 e il 2013 dal Laboratorio audiovisivo dello spettacolo. Ne ha parlato Il Nuovo Quotidiano di Puglia il 3 Agosto del 2021 nella pagina dedicata a Cultura & Spettacoli con un articolo di Diego Del Pozzo. Io arrivai a frequentare quel centro nel 1993 e parte di quelle lezioni le vidi grazie al materiale messo a disposizione degli studenti e che oggi, grazie a Dio, si può trovare su Youtube. Quei due lasciarono un’impronta che si respirava nell’aria. Per tutto quell’anno frequentai un corso sullo Zanni, il progenitore delle maschere della commedia dell’arte, tenuto dal direttore dell’Accademia Nico Pepe di Udine, Claudio De Maglio.

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