Attraversare Roma

Foto di Alex Zhernovyi.

La Roma di oggi è una stratificazione di tante epoche, città, momenti storici, segni lasciati da tante vicende ed è tuttora un fluire e un mescolarsi di quartieri, di mondi a sé stanti persino, di cittadini e turisti a volte superficiali e dannosi e altre volte alla ricerca di un senso di appartenenza o di vicinanza ad una civiltà, come quella romana, che un tempo ha regalato bellezza, arte, cultura, civilizzazione, un certo modo di essere al mondo all’insegna di grandi ispirazioni ed idee. Certo, tutto questo è più facile vederlo andando al Colosseo, ai Fori Imperiali, al Pantheon. Mentre se ne perde la cognizione in non-luoghi come il piazzale della stazione Termini e i suoi dintorni, per esempio.

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Elisabetta II d’Inghilterra e la fine del Novecento

Photo by Mark de Jong on Unsplash.

Ci sono personaggi storici che hanno attraversato gran parte del Novecento come Fidel Castro, Papa Giovanni Paolo II, Mikhail Gorbaciov, la regina Elisabetta II d’Inghilterra morta ieri, 8 settembre 2022. Quest’ultima è venuta a mancare in un momento significativo visto che tra gli storici si dibatte sulla fine del Novecento. Quando è finito, se è terminato, il cosiddetto “secolo breve”? Per alcuni con la caduta del muro di Berlino nel 1989, per altri con l’11 settembre 2001. Per altri non è ancora detta la parola fine. Se, infatti, si può essere più o meno concordi che sia iniziato con la prima guerra di massa, quella del 1915-1918, è più difficile individuarne la conclusione. Di certo la scomparsa dell’ex presidente dell’URSS e della sovrana inglese ci fanno pensare al secolo in oggetto come qualcosa da cominciare ad archiviare, perché poi gli storici possano periodizzarlo e studiarlo a dovere.

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Breve viaggio in una città del Medioevo

Mercato Medievale.

Le rievocazioni basate sul Medioevo sono di moda oggi. Un po’ ovunque si assiste a cortei, tornei, feste, commemorazioni di battaglie, pali, ecc. E si ha un po’ la sensazione che in quell’epoca ci fosse un quotidiano turbinio di eventi, scontri tra cavalieri, musica per strada ecc. Che ci fossero molte feste, insomma, che si protraevano per tutta la notte, come avviene oggi in tante celebrazioni di fatti storici a volte veri e a volte inventati di quel periodo storico. Che ci fossero delle feste legate al Natale o alla Pasqua o ad altri momenti religiosi è indubbio. Anche se avvenivano con modalità diverse dalla rievocazioni odierne. Ma com’era la vita di ogni giorno in una città medievale? Quali erano le attività quotidiane? Com’era scandito il tempo?

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I miti di fondazione delle città e il loro racconto

Foto di jimmy teoh.

Chi ha fondato Roma? Romolo che, secondo la leggenda, tracciò il primo confine della città. Il fratello gemello Remo lo scavalcò e fu quindi ammazzato. Quella che dunque diventerà la caput mundi ha il suo mito fondativo sul fratricidio. Nessuno può osare andare oltre il solco tracciato perché sarà giustiziato, fosse anche un consanguineo. Sembra così che il primato del diritto sia al sicuro. Roma nascerebbe dunque dal suo confine ed è cittadino chi ci sta dentro ed è escluso chi sta fuori. Ne argomenta Paolo Rumiz in Appia in una sua discussione con Aglaia McClintock. E tale citazione ci serve per introdurre una domanda: perché andiamo alla ricerca dei fondatori delle città?

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La lettura di Dante di Carmelo Bene sulla Torre degli Asinelli

Carmelo Bene declamò la Divina Commedia dall’alto della Torre degli Asinelli, il 31 luglio del 1981 per commemorare l’anniversario della strage della stazione di Bologna. C’era una grande folla lungo tutta la via Rizzoli, forse centomila persone. Ci furono anche dei detrattori e la Rai rifiutò la diretta pubblica. Il successo però fu enorme. Fu un evento storico memorabile come riporta la pagina di Wikipedia ad esso dedicata. Bene fece una singolare dedica quella sera affermando:

«Dedico questa serata, da ferito a morte, non ai morti, ma ai feriti dell’orrenda strage».

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Francesco D’Assisi e Federico II

Foto di Magali Guimarães.

Francesco D’Assisi è stato davvero un giullare, cioè un attore di strada medievale, che ricorreva nelle sue predicazioni a tecniche affabulatorie e d’intrattenimento. Si autodefinì giullare, questo è certo, andando contro l’editto di Federico II che metteva al bando questo tipo di figure. L’imperatore infatti non amava la satira, come dimostrato dagli studi sulla scuola poetica siciliana. Nel suo Contra Joegulatores Obloquentes invitava a insultare e bastonare i giullari.

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Le sette migliori ed insolite esperienze da fare a Roma e di cui nessuno parla

Guide, liste e consigli per fare esperienze meravigliose a Roma in rete se ne trovano a bizzeffe. Basta fare una ricerca e ci si accorgerà di miriadi di siti che ne parlano con le più disparate indicazioni ad ogni livello: luoghi, orari, prenotazioni, ecc. In questa città si può fare davvero di tutto e le idee non mancano. Anzi più passa il tempo e più possibilità sorgono. Io frequento Roma dal 1993, ci ho vissuto per degli anni e ci torno spesso. Eppure non ho ancora esaurito i posti da visitare e alcune attività che cerco di organizzare ogni volta che ci vado. Ho quindi selezionato alcune experience che vanno un po’ oltre il solito turismo mordi e fuggi, un po’ troppo da cartolina e superficiale. Si tratta, invece, di momenti da vivere un po’ fuori dai soliti giri o in modo diverso da quel che fa la massa per riscoprire lati, prospettive, punti di vista non solo insoliti ma significativi. Ma cominciamo subito, ecco la mia personale lista.

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Tre libri per conoscere Oria e i suoi tesori

Il castello di Oria (Br) visto da Piazza Lama.
@giuseppevitaleattore Tre libri per conoscere Oria e i suoi tesori. #oria #salento #libri #giornatamondialedellibro2022 #turismo #cultura #ebrei #medioevo ♬ A fashionable song where time passes slowly(847776) – NARU

Sabato 23 aprile 2022 si celebra  la Giornata Mondiale del Libro che, tra le altre cose, promuove la lettura. È una delle iniziative più belle e proficue dell’Unesco che  l’ha istituita nel 1996. Ho deciso, perciò, da oggi 20 Aprile 2022 fino a sabato di parlare di una serie di libri su varie materie o luoghi che mi stanno a cuore. Cominciamo da questi ultimi o, meglio, dal posto in cui vivo, Oria, in provincia di Brindisi, cittadina del Nord Salento che, grazie ai suoi tremila anni di storia, di tesori ne ha tanti da conoscere e di ogni tipo. Oltre che meta turistica è oggetto di scavi archeologici e di numerosi studi.

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Santa Maria del Casale, tra leggende ed ex voto

Facciata della Chiesa di Santa Maria del Casale a Brindisi.

Santa Maria del Casale di Brindisi è una chiesa in un non-luogo, con accanto i depositi della seconda guerra mondiale dell’aeroporto militare, separati dal filo spinato, un po’ più in là le sagome degli aerei di linea e gli hangar, le auto di chi approfitta del piazzale per parcheggiare ed evitare le tariffe dell’aeroporto civile e poi via Maestri del Lavoro d’Italia, un’anonima via non solo nel nome ma anche nelle sporadiche abitazioni. Trovi l’edificio procedendo dal centro sulla via per San Vito dei Normanni e poi dopo la caserma dei pompieri imbocchi per il Casale che è un po’ quel quartiere giardino, almeno nelle apparenze, che si può vedere passeggiando sul porto di Brindisi da dove si vede, ai piedi della scalinata delle colonne terminali della via Appia, il monumento al marinaio che spesso è la cartolina della città. Ma davanti all’edificio medievale non sembra di essere in un giardino. Questo ho pensato durante la mia prima visita ad esso ieri, 28 settembre 2021. Siamo in un posto isolato, con vetri rotti per terra di qualche parabrezza sfondato dai ladri. Qui se un giardino c’è è quello all’interno del chiostro, al quale si accede dalla sagrestia, peraltro chiuso sulla strada da un più che necessario cancello.

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Coincidenze e illusione di frequenza

Siamo un po’ tutti come Cristoforo Colombo, dei cacciaballe, come lo definiva Dario Fo. Franco Cardini, grande storico, di recente gli ha dato ragione in una pubblicazione per Il Corriere della Sera. Il fatto è che come l’ammiraglio tendiamo a raccontarla a noi stessi e agli altri, alla faccia della lucidità. Ma quel che è più grave è che tendiamo a dare maggior spessore ai fatti che confermano le nostre tesi e a ignorare i segni contrari. Almeno, parlo per esperienza personale.

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