I 17 passi per avviare un’attività da zero e senza soldi, o quasi

Immagine generata da Dall-e 2 con input: “Un albero-persona, con le radici che si sviluppano in una figura umana e nei rami le attività di un’impresa. Nello stile della pop-art”.

Viviamo in tempi in cui avviare un business, piccolo o grande che sia, più o meno remunerativo, è alla portata di un crescente numero di persone. E la rete prolifera di risorse a tal proposito, molte delle quali valide e altre meno. In tante, troppe per la verità, si parte in quarta con paroloni in inglese come “trend”, “competitor” e simili. E si propongono delle prassi standard ignorando che l’operato umano è complesso, non ci sono degli stampi validi per tutti, checché ne dicano certi imprenditori nel settore della formazione che insistono un po’ troppo, a mio avviso, sulla vendita di corsi. All’inizio abbiamo invece bisogno di provare, di testare, di giocare, in un certo senso, il più possibile riducendo il rischio. Ecco allora i 17 passi per avviare un’attività da zero e senza soldi, o quasi.

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Mantenere le promesse: la differenza tra successo e fallimento

Immagine generata da Dall-e 2: “Un ritratto di George Whashington che giura sulla Bibbia nello stile dei murales”.

Nel marketing, nella politica e nell’amore, devi fare solo una cosa: promettere ciò che puoi mantenere. Tutto il resto è inganno e dura poco. Il tuo focus dovrebbe essere sulla promessa che puoi mantenere e dovresti prendertene cura come se l’avessi fatta a tuo figlio. Ciò ti aiuterà a raggiungere il tuo obiettivo. La promessa che fai va oltre te stesso e influisce sul tuo futuro. Il tuo impegno quotidiano è ciò che le persone vedono. Evita chiacchiere e spettacoli appariscenti. Concentrati sulle tue azioni e sul loro impatto sul mondo e sugli altri. Puoi anche usare i feedback degli altri per adattare il tuo approccio, ma tieni sempre la tua promessa in mente e nel cuore per guidarti.

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In che modo ChatGPT può aiutare attori e scrittori?

Immagine generata dall’app Text To Image in Canva con l’input “Conversazione con un’intelligenza artificiale”.

È da un bel po’ che per il mio lavoro utilizzo varie intelligenze artificiali per vari aspetti. Da qualche giorno, poi, sto conversando con ChatGPT il chatbot di OpenAI che ho già intervistato per parlare un po’ del suo utilizzo. In questa occasione voglio invece presentare qui una conversazione che ho avuto con lui sulla sua utilità per attori e scrittori e per dare l’idea del modo in cui io ci sto interagendo, cosa che, sono sicuro, staranno facendo in tanti in queste ore.

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8 semplici regole di comunicazione per eventi di successo anche senza soldi

Foto di Caleb Oquendo.

C’è una rinnovata voglia di stare insieme, per fortuna, dopo due anni di pandemia. E gli eventi in presenza sono tornati ad essere organizzati e frequentati. Nel frattempo è anche accaduto che in tanti hanno anche preso più confidenza con la rete, con la tecnologia, con una serie di app. Dedicherò un po’ di post in questi giorni a questi aspetti con l’intento di individuare le risorse e le strategie migliori per gli eventi di successo. Iniziamo oggi con le otto regole di comunicazione che ci permettono di impostare al meglio il nostro operato in queste occasioni.

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Il marketing digitale spiegato in tre semplici mosse

Foto di ANTONI SHKRABA.

La gran parte della nostra vita ha a che fare con persone che per tanta parte del giorno e della notte hanno a che fare con dei device, soprattutto con lo smartphone. Le nostre relazioni passano da questo aggeggio a cui prestiamo di continuo attenzione, perché cerchiamo un’informazione, vogliamo sapere che tempo farà, scriviamo a qualcuno, guardiamo video e storie ecc. Che si tratti dunque di organizzarsi con gli amici per andare a funghi o di promuovere la gita della parrocchia o di trovare lavoro o di promuovere prodotti e servizi dobbiamo fare i conti con questo: sono passati i tempi in cui bastava un cartellone o un annuncio sulla rubrica economica del giornale locale.

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Il bambino re e la pubblicità

Domani porta un tuo disegno a scuola, riceverai un fantastico regalo! Strappai dalle mani del tizio il volantino all’uscita di scuola e prima ancora di fare i compiti mi misi a disegnare un bel re. Un re con la corona in testa, la spada, il mantello rosso e il castello sullo sfondo. Un re che cavalcava un bel cavallo bianco e che aveva la barba. Tutto bello colorato e che mi ricordava le figure del corteo con tanto di tamburi e bandiere del paese che mio padre filmava con la sua cinepresa in super 8. E che regnasse dall’alto del colle sopra la scuola dove vivevo. E che con la sua spada infilzasse ladri, assassini e criminali.

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Se vuoi più visibilità risolvi il problema di un solo cliente

Se vuoi dei clienti lascia perdere i grandi numeri, le liste lunghe, i milioni di follower. Scrivi a uno solo di essi e risolvi il suo problema. Poi passa a un altro. Strada facendo avrai clienti senza sforzi e senza aver speso capitali. Parti da qui. Individua la difficoltà di una persona e dagli una soluzione semplice ed efficace. Ascolta la sua risposta o il suo silenzio, osservalo, migliora il tuo prodotto e il tuo servizio e continua a conversare con lui e con un secondo utente e così via.

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Come iniziare ad avere successo

Foto di Brett Jordan da Pexels.

Di fronte al successo ci sono due atteggiamenti: da una parte chi lo desidera e cerca di averlo e dall’altra chi la rifiuta, persino, questa parola. È chiaro che i primi hanno delle possibilità mentre i secondi vivono una vita in cui, quasi di sicuro, non raggiungono grandi obiettivi. Di solito si guarda a grandi personaggi come Bill Gates, Elon Musk oppure a grandi attori come Robert De Niro, Al Pacino, oppure ancora a grandi sportivi come Valentino Rossi ed altri come persone che hanno ricevuto in dono un destino di successo. Si pensa che abbiano una grande fortuna e che le loro capacità siano innate e quindi irraggiungibili dai più. Chi si avvicina alla programmazione neuro-linguistica o chi, in modo più semplice, ascolta qualche coach sente parlare del cosiddetto “modeling”, cioè del comportarsi secondo un modello.

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Conosci i tuoi clienti con sondaggi e Buyer Personas

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Foto di Andrea Piacquadio da Pexels

Se hai un cliente è bene che tu conosca tutto di lui e lo renderai la persona più soddisfatta e felice del mondo. Se ne hai diversi, tanti magari, com’è bene che sia, puoi ancora sapere tutto di loro e personalizzare al massimo grado possibile servizi e prodotti. Se sono così tanti che umanamente diventa impossibile ricordare nomi, età, luoghi e altri particolari usa le Buyer Personas: trasforma tutte le informazioni che hai di loro in profili ideali con tanto di nome e cognome di fantasia e stili di consumo e di vita. Chiediti ad esempio Mario Bottazzi (tanto per inventarmi un nome e non farci rime alla Pierino 😀 ) che cosa fa nella vita, se ha famiglia, come passa il tempo libero, che passioni ha. Non limitarti a ciò che compra o meno da te e se ne è soddisfatto o no. Queste info erano sufficienti cinquanta anni fa. Ora le persone che interagiscono con i brand sono molto evolute in termini di relazioni e interazioni. Se non hai compilato almeno fra i tre e i cinque profili diversi di Buyer Personas il modo migliore per farlo è attraverso un sondaggio. Prendi i dati che ne emergono e immagina queste persone, fanne una fotografia e tienila sempre davanti.

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Il dare e ricevere, nel marketing e nella vita

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Photo by Louis on Pexels.com

Immagina un mondo in cui il dono è il linguaggio universale dell’amore e della gratitudine. Dove dare e ricevere non sono semplicemente atti di gentilezza, ma potenti strumenti di persuasione. Ti do il benvenuto in questa conversazione sulla magia del dare e ricevere, un viaggio attraverso la psicologia della reciprocità che influisce sul marketing e sulla nostra vita quotidiana.

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