Immagine generata da DALL-e 2 con input: “Illustrazione nello stile delle illustrazioni degli anni ’50 di esperto di IA in un contesto aziendale, circondato da dipendenti e CEO”.
Hai sentito parlare del successo senza precedenti di Assistant, il chatbot di OpenAI, che in soli 5 giorni ha raggiunto un milione di utenti? Ti sei mai chiesto come questo è stato possibile e come questo riguarda ormai la tua azienda e te stesso? Hai mai pensato a come ottenere il massimo dai sistemi di intelligenza artificiale? Se la tua risposta è sì, allora questo articolo è perfetto per te.
La gran parte della nostra vita ha a che fare con persone che per tanta parte del giorno e della notte hanno a che fare con dei device, soprattutto con lo smartphone. Le nostre relazioni passano da questo aggeggio a cui prestiamo di continuo attenzione, perché cerchiamo un’informazione, vogliamo sapere che tempo farà, scriviamo a qualcuno, guardiamo video e storie ecc. Che si tratti dunque di organizzarsi con gli amici per andare a funghi o di promuovere la gita della parrocchia o di trovare lavoro o di promuovere prodotti e servizi dobbiamo fare i conti con questo: sono passati i tempi in cui bastava un cartellone o un annuncio sulla rubrica economica del giornale locale.
Qualsiasi prodotto o servizio oggi senza il web è impensabile. E di conseguenza serve un team di digital marketing. Persino un muratore o un fruttivendolo o un pizzicagnolo hanno necessità di strutturarsi in un certo modo, pur essendo brand individuali. In questo caso possono riassumere in sé l’intero team cercando di imparare competenze trasversali. Ma una squadra che lavora per dei progetti di un’azienda deve avere un organico minimo all’interno del quale ci sono delle figure-chiave che vanno distinte per aree di competenza e mansioni.
Se hai un cliente è bene che tu conosca tutto di lui e lo renderai la persona più soddisfatta e felice del mondo. Se ne hai diversi, tanti magari, com’è bene che sia, puoi ancora sapere tutto di loro e personalizzare al massimo grado possibile servizi e prodotti. Se sono così tanti che umanamente diventa impossibile ricordare nomi, età, luoghi e altri particolari usa le Buyer Personas: trasforma tutte le informazioni che hai di loro in profili ideali con tanto di nome e cognome di fantasia e stili di consumo e di vita. Chiediti ad esempio Mario Bottazzi (tanto per inventarmi un nome e non farci rime alla Pierino 😀 ) che cosa fa nella vita, se ha famiglia, come passa il tempo libero, che passioni ha. Non limitarti a ciò che compra o meno da te e se ne è soddisfatto o no. Queste info erano sufficienti cinquanta anni fa. Ora le persone che interagiscono con i brand sono molto evolute in termini di relazioni e interazioni. Se non hai compilato almeno fra i tre e i cinque profili diversi di Buyer Personas il modo migliore per farlo è attraverso un sondaggio. Prendi i dati che ne emergono e immagina queste persone, fanne una fotografia e tienila sempre davanti.
Quante risate mi sono fatto da ragazzino guardando i film di Bud Spencer e Terence Hill! E quante volte ho immaginato di essere come i Chips, Starsky e Utch, Sandokan, i protagonisti di Alla Conquista del West, Star Trek, ecc. E quanti sogni, quante emozioni, anche grazie a cartoni animati come Lupin III, Belle e Sebastien, L’uomo tigre, Mazinga Zeta, la sexy aliena Lamù, mio primo amore. Sono diventato fan di tanti attori, personaggi, cartoni, comici ecc. Di alcuni lo sono da una vita, anche se non ci sono più, di altri lo divento man mano che ne scopro di nuovi. Una volta, prima che arrivasse il web, potevi seguire i tuoi personaggi preferiti solo collegandoti al canale televisivo che li trasmetteva all’ora stabilita e leggendo di tanto in tanto qualcosa su di loro su Tv Sorrisi e Canzoni. Per il resto potevi lavorare di immaginazione. E vi posso assicurare che su Lamù ma anche su Margot e persino su Lady Oscar ho lavorato tanto di fantasia. E, aggiungo, che anche il catalogo di Postal Market poteva scatenare tante idee.
Sempre il saggio ha con sé la sua ricchezza 💰, si legge nel primo rigo della Favola di Fedro intitolata Ricchezza e povertà di Simonide. In essa lo scrittore romano narra una vicenda che riguarda il poeta greco lirico Simonide. Originario di Ceo, si reca nelle corti dell’Asia Minore per comporre lodi di vincitori, previo pagamento. Arricchitosi con questa professione pensò di tornarsene via mare 🌊 in patria, presso l’isola di Ceo. S’imbarcò su una vecchia nave che si sfasciò durante una tempesta orrenda. Vi erano dei mercanti che durante il naufragio arraffarono cinture, borse e altri oggetti di valore, cercando di salvarne il maggior numero possibile. A Simonide un tale chiese: