Il cibo e il cinema: due piaceri della vita che spesso si intrecciano in modo indimenticabile sul grande schermo, creando scene iconiche che rimangono impresse nella nostra memoria. In questo articolo, esploreremo il legame tra la settima arte e la cucina, concentrandoci in particolare sulla cinematografia italiana e internazionale, attraverso film che hanno reso celebre questa connessione e che suscitano in noi la voglia di saperne di più.
Ritratto di Galileo Galilei generato da Text To Image in Canva.
Moriva l’8 Gennaio del 1642 Galileo Galilei, uno dei più grandi scienziati della storia, a causa di una lunga malattia. Oltre alle sue indubbie doti scientifiche, dimostrò un grande interesse anche per il teatro e la sua prosa aveva una forte vocazione alla spettacolarizzazione. La sua figura è stata al centro di numerose opere teatrali e film che hanno raccontato la sua vita e le sue scoperte.
Ti sei mai chiesto cosa significhi davvero essere liberi? La libertà non dipende dai risultati che ottieni, ma dall’atteggiamento con cui affronti la vita e dal tuo desiderio di crescere e imparare. In questo articolo esamineremo come alcuni film e un gioco d’improvvisazione teatrale affrontano il tema della ripetizione e cosa possono insegnarci sulla libertà, la responsabilità e la ricerca del significato della vita. Vuoi sapere che cosa ti può insegnare il fenomeno della “maledizione” del vivere la stessa giornata all’infinito e come affrontare le sfide della vita e trovare il tuo posto nel mondo? Allora continua a leggere!
Nel mondo del cinema, ci sono alcuni registi che hanno saputo distinguersi per la loro capacità di creare film che hanno lasciato un’impressione duratura nella storia del cinema. La loro abilità nel raccontare storie, nel creare personaggi indimenticabili e nell’utilizzare la tecnica cinematografica per trasmettere emozioni e messaggi profondi ha reso i loro lavori dei veri e propri capolavori. Con la loro visione artistica unica e il loro talento nel creare opere coinvolgenti e memorabili, questi registi hanno regalato al pubblico film che sono diventati dei veri e propri classici e che sono entrati a far parte della cultura popolare.
Immagine generata da Dall-e 2 su input “Immagine nello stile delle locandine cinematografiche dei 10 film migliori di sempre”.
I dieci migliori film di tutti i tempi sono quelli che hanno saputo catturare l’immaginazione del pubblico e che sono diventati veri e propri classici del cinema. Con la loro storia, i loro personaggi indimenticabili e le loro emozionanti trame, questi film hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e continuano a ispirare i cineasti di oggi. In rete ci sono numerose classifiche basate su vari criteri o in base a taluni gusti. Nel mio articolo voglio presentare la mia personale lista ragionando intorno al motivo per cui ciascun film è presente.
Alessandro Zizzo e Nadia Carbone durante L’occhio del regista dell’11 dicembre 2022, evento organizzato dal Generation Film Fest
Chi ha detto che un film deve avere una storia? O almeno una storia come siamo abituati a concepirla con un inizio, uno sviluppo e una conclusione e soprattutto un lieto fine, come certa cinematografia americana ci induce a pensare. A volte la storia non c’è o, meglio, essa fa dei giri su se stessa o quantomeno presenta uno spaccato di uno o più personaggi o di una situazione. È il caso questo, per esempio, de La Grande Bellezza, film del 2013 con il quale il regista Paolo Sorrentino ha vinto l’oscar come miglior film in lingua straniera.
Il ruolo del regista è importante nel processo di produzione cinematografica. Il regista è responsabile della supervisione di ogni aspetto di un film, dalla pre-produzione alla post-produzione. La visione e lo stile del regista devono essere coerenti durante tutto il processo, in modo che tutti gli aspetti di un film lavorino insieme verso un unico obiettivo finale: creare una storia coinvolgente che risuoni con il pubblico. Di seguito analizzeremo che cosa costituisce esattamente questa prestigiosa posizione, chi può essere qualificato come “regista” e quali competenze deve possedere per avere successo nella professione che ha scelto. Lo faccio come preparazione tra l’altro all’incontro che sto promuovendo con Alessandro Zizzo, regista pluripremiato che verrà a trovarci l’11 Dicembre ad Oria. Ho anche parlato di lui in un precedente articolo.
Immagine creata dall’app Text To Image in Canva con l’input “intelligenza artificiale e cinema”.
L’intelligenza artificiale è uno degli argomenti di cui più si parla in giro per il mondo, un po’ ovunque. Persino al bar più di qualche avventore dice la sua, anche se un po’ a sproposito. Questo è il segno che ormai fa parte della nostra vita quotidiana in modi che aumentano di giorno in giorno. Poteva restare fuori dalla settima arte? Il cinema è stato uno dei primi campi in cui è stata utilizzata sin dal duemila circa per creare folle artificiali, ricostruzioni di luoghi e altre scene che avrebbero richiesto budget enormi, una infinità di comparse e figurazioni e condizioni difficili in cui girare. Film come Il Gladiatore e Il Signore degli Anelli sono stati tra i primi a beneficiarne. Anche se in realtà si trattava di software che ora giudichiamo rudimentali. Allora forse vale la pena di parlare dello stato dell’arte e cioè di come e quando si usa l’intelligenza artificiale nel cinema.
Una volta la regione del tacco d’Italia veniva indicata come le Puglie, ben consapevoli, come si era, che la Puglia come entità è inesistente: sulla carta si sono segnate delle linee di confine che includono zone molto eterogenee tra loro per cultura, civiltà, paesaggio geografico, ecc. Entità come il Salento, la Murgia, la Terra d’Otranto e altre esprimono stratificazioni differenti, modi di esprimersi diversi da paese a paese in molte occasioni, ecc. Ed è quindi normale che da Foggia, che appartiene alla Daunia, e Lecce ci siano miriadi di storie più o meno popolari, più o meno colte, che attendono di essere raccontate. A volte qualcuno l’ha fatto e altre volte no. Io oggi voglio accennare ad un elenco di 7 storie tra le più mirabili e significative pronte per un romanziere, per un drammaturgo, per uno sceneggiatore e quindi per case editrici, produzioni teatrali e di cinema.
Il 23 aprile c’è la giornata mondiale del libro e fino a sabato quindi mi sto occupando di consigliare alcune letture che io ho già fatto nella mia vita. Si tratta di libri che io torno ad aprire, a consultare e che costituiscono per me dei punti di riferimento. Ieri ne ho indicati alcuni, oggi voglio parlare di tre testi per gli attori di cinema: sono dei manuali che fanno parte della mia formazione di attore. Li tengo sempre a portata di mano e anche grazie ad essi sono riuscito ad ottenere diversi ruoli.