Perché e come passare alla storia

Foto di Engin Akyurt.

«Io mi domando un domani, mentre il mio lavoro è documentato, dalla televisione, dal cinema, dal teatro … in letteratura che resterà di te Bonino… Cosa resta in nome del Signore? … Bisogna farle le cose, io le ho fatte, sono documentate. Cosa hanno fatto questi signori?» chiede dal minuto 43 Carmelo Bene nella puntata di Mixer Cultura del 15 Febbraio 1988 a proposito dei critici. Lui si definiva un classico vivente. Aveva capito che sarebbe passato alla storia e che dopo la sua morte si sarebbe parlato di lui a lungo, cosa che sta avvenendo.

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Il sapore più forte del cinema

Toni Servillo e Daniele Ciprì durante la lavorazione del film “E’ stato il figlio”, regia di Daniele Ciprì.
Brindisi giugno-luglio 2011. Fabio Zayed.
— con Giuseppe Vitale.

C’è un cinema in cui sul set non c’è il parrucchiere che fissa il capello fuori posto prima del ciak o in cui il make-up artist dà ogni tanto dei colpi di tampone sul viso. Nel quale la segretaria di edizione, sempre una donna tra l’altro, non controlla ogni sillaba pronunciata. Anche perché spesso la sceneggiatura nemmeno c’è. In questo mondo non si pratica nemmeno l’orario del sindacato degli attori e delle maestranze.

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Mangiare con gli occhi: come il cibo è diventato protagonista al cinema

Il cibo e il cinema: due piaceri della vita che spesso si intrecciano in modo indimenticabile sul grande schermo, creando scene iconiche che rimangono impresse nella nostra memoria. In questo articolo, esploreremo il legame tra la settima arte e la cucina, concentrandoci in particolare sulla cinematografia italiana e internazionale, attraverso film che hanno reso celebre questa connessione e che suscitano in noi la voglia di saperne di più.

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Come recitare

Foto di cottonbro.

Quando un bambino sta giocando a fare l’astronauta o il pilota di formula uno o il supereroe in parte imita ciò che ha già visto in qualche cartone animato o film e in parte immagina. Non si chiede in che modo si faccia ma si mette subito all’azione, si diverte non appena scatta il meccanismo del “come se”. Dopo aver visto che cos’è la recitazione e quanti tipi ne esistono, a cosa serve, cosa si studia in questo settore, accenneremo ora a come recitare.

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La lettura di Dante di Carmelo Bene sulla Torre degli Asinelli

Carmelo Bene declamò la Divina Commedia dall’alto della Torre degli Asinelli, il 31 luglio del 1981 per commemorare l’anniversario della strage della stazione di Bologna. C’era una grande folla lungo tutta la via Rizzoli, forse centomila persone. Ci furono anche dei detrattori e la Rai rifiutò la diretta pubblica. Il successo però fu enorme. Fu un evento storico memorabile come riporta la pagina di Wikipedia ad esso dedicata. Bene fece una singolare dedica quella sera affermando:

«Dedico questa serata, da ferito a morte, non ai morti, ma ai feriti dell’orrenda strage».

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Il teatro che ci manca e che si può fare soprattutto nei piccoli centri

DALL· E 25-01-2025 08:25 – Creare un’immagine semplice ma evocativa che incarni il senso di comunità in un ambiente teatrale, nello specifico situato nella regione Salento.

Il teatro è prima di tutto comunità e parla alla comunità. Un gruppo è una micro-società. Ciò accade fin dal Cinquecento quando davanti al notaio appaiono i primi membri delle compagnia della Commedia dell’Arte. Finiva il bando medievale della Chiesa contro gli attori e gli spettacoli teatrali. Terminava il teatro giullaresco dei singoli e s’inaugurava una nuova stagione con le compagnie italiane che girarono il mondo allora conosciuto e che vennero apprezzate soprattutto in terra di Francia. Da allora quelle formazioni ricreavano al loro interno dinamiche sociali che di fatto furono un laboratorio del tipo di strutture sociali che poi sarebbero venute. E per questo vennero osteggiate dalle istituzioni rinascimentali ma anche dei seicento. Soprattutto per la loro promiscuità. Non è un mistero se i primi teorici del socialismo si ispirarono ad esse.

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Eduardo, Carmelo ed io

L’articolo che Il Nuovo Quotidiano di Puglia del 3 Agosto 2021 dedica al recupero del ciclo universitario al Centro Teatro Ateneo di Roma da parte di Eduardo De Filippo e Carmelo Bene.

Agli inizi degli anni ’80 Eduardo De Filippo e Carmelo Bene tennero delle lezioni di teatro al Centro Teatro Ateneo dell’Università di Roma La Sapienza invitati dal prof. Ferruccio Marotti. Esse sono ormai passate alla storia del teatro e il Festival del Cinema Ritrovato di Bologna del 2021 ne ha riproposto un primo video dopo che furono digitalizzate in alta definizione tra il 2010 e il 2013 dal Laboratorio audiovisivo dello spettacolo. Ne ha parlato Il Nuovo Quotidiano di Puglia il 3 Agosto del 2021 nella pagina dedicata a Cultura & Spettacoli con un articolo di Diego Del Pozzo. Io arrivai a frequentare quel centro nel 1993 e parte di quelle lezioni le vidi grazie al materiale messo a disposizione degli studenti e che oggi, grazie a Dio, si può trovare su Youtube. Quei due lasciarono un’impronta che si respirava nell’aria. Per tutto quell’anno frequentai un corso sullo Zanni, il progenitore delle maschere della commedia dell’arte, tenuto dal direttore dell’Accademia Nico Pepe di Udine, Claudio De Maglio.

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Il Calcio e la Teatralità: quando il campo diventa un palcoscenico

Foto di Zac Frith.

Hai mai pensato al calcio come a uno spettacolo teatrale? Il calcio è uno spettacolo globale, e uno degli aspetti più affascinanti di questo sport è la teatralità dei giocatori. Ogni partita è una rappresentazione unica in cui i calciatori si trasformano in attori e il campo da calcio diventa un palcoscenico globale. In questo articolo, esploreremo la teatralità nel calcio, dai gesti esuberanti dei calciatori alle coreografie mozzafiato dei tifosi.

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