In che modo ChatGPT può aiutare attori e scrittori?

Immagine generata dall’app Text To Image in Canva con l’input “Conversazione con un’intelligenza artificiale”.

È da un bel po’ che per il mio lavoro utilizzo varie intelligenze artificiali per vari aspetti. Da qualche giorno, poi, sto conversando con ChatGPT il chatbot di OpenAI che ho già intervistato per parlare un po’ del suo utilizzo. In questa occasione voglio invece presentare qui una conversazione che ho avuto con lui sulla sua utilità per attori e scrittori e per dare l’idea del modo in cui io ci sto interagendo, cosa che, sono sicuro, staranno facendo in tanti in queste ore.

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Intervista a ChatGPT: cos’è, come funziona e a cosa serve

Immagine generata da Dall-e 2 su input “Un uomo che parla con un computer nello stile delle pitture rupestri preistoriche”.

È da un po’ di giorni che leggevo articoli su di lei o, meglio, lui perché parla di sé al maschile. Anche l’immancabile Montemagno che non si perde mai una cosa nerd ne ha parlato. E io che pure corro a sperimentare ogni novità ho passato qualche giorno a testarla. Finora ci ho scritto qualche articolo insieme, mi sono fatto dare molte idee di lavoro e ci ho realizzato anche parte di un monologo teatrale. Sto parlando di ChatGPT: l’intelligenza artificiale di OpenAI, un chatbot che l’organizzazione no-profit co-ondata da Elon Musk ha messo a disposizione di tutti. In giro ci sono molti blog e siti web ne parlano. Io ho pensato di intervistarla direttamente. Ecco la trascrizione della nostra chiacchierata.

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La super-coscienza della vita

Che cosa fai quando la vita ti pone di fronte a qualcosa di difficile da accettare, che cambia il tuo stesso stare nel mondo e che modifica per sempre il tuo corpo? Come puoi reagire, ad esempio, ad un aneurisma che ti paralizza una parte di esso? E se questo succede ad una persona a te cara, come un familiare, cosa fare per evitare di essere travolti dalla disperazione? Questo genere di domande mi girano nella testa da un mese circa, da quando ho accettato di dare un mio contributo all’evento dedicato alla Giornata Mondiale dell’Ictus curato dall’associazione Aura aps.

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Un fatto brutto e un nuovo show

Ieri, 21 luglio 2022, sono stato intervistato da Idea Radio. E non è un caso. Il claim di questa emittente è: “Promuoviamo la famiglia, il sociale, la cultura, il territorio, difendiamo i diritti dell’infanzia, della disabilità, della persona”. Ora, a cosa sto dedicando tutti i miei articoli in questo periodo? Proprio al territorio, ai suoi problemi sociali e alla sua promozione culturale attraverso le arti della scena, come ho scritto proprio nel titolo di tre post:

  1. Teatro e Turismo: luoghi, emozioni, opportunità;
  2. Tre settori-chiave per la cultura del territorio e la sua promozione;
  3. Tre temi per un’intervista su scena e territorio.
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Tre temi per un’intervista su scena e territorio

Foto di Dmitry Demidov

Quando alla radio si parla di un certo tema le voci che se ne occupano compiono già un’azione fisica importante. I suoni che vengono amplificati dai microfoni e diffusi con antenne o con tecnologie via web si diffondono nel territorio e sono già esse stesse intervento. Il potere della parola davvero può evocare e creare, quasi come facevano gli antichi saggi ebrei con il Golem, una delle storie pugliesi che prima o poi mi piacerebbe raccontare. Domani, 21 luglio 2022, gli amici di Idea Radio mi chiameranno alle 10 e 40 per un’intervista. Per aiutare il loro compito e facilitare anche gli ascoltatori indico qui di seguito tre buoni motivi per seguire in diretta questo evento radiofonico: i tre temi che magari faranno da filo conduttore e che sono i tre pilastri di una serie di miei articoli qui nel blog.

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