Quando il conto al ristorante diventa un racconto

Immagine creata da Dall-e 2 con input: “Un quadro a olio con cuoco e camerieri nello stile di Georges Seurat”

Immagina questa scena: una montagna di polpette sulla tavola di una pizzeria, e io, seduto tra amici, inizio a contarle. La domanda scatta: “Perché conti le polpette?” La mia risposta: “Perché contare e raccontare sono un po’ la stessa cosa.” Ed è così che inizia un viaggio nel mondo dove il “conto” e il “racconto” si fondono in un’esperienza che coinvolge il palato e la mente.

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L’esperienza formativa del fare teatro a scuola

teatro a scuola
Foto di Anastasia Shuraeva

Il sipario sta per alzarsi sull’anno scolastico 2023-2024, e tu sei al centro di un’avventura straordinaria! In questo breve viaggio, esplorerai il potere del teatro nelle scuole italiane, e non sto parlando solo di un articolo, ma di un invito speciale per te. Sei un insegnante in cerca di ispirazione per arricchire le tue lezioni? O uno studente curioso di scoprire nuove forme di espressione? Preparati a entrare in scena e a scoprire un mondo di opportunità che ti aspetta! 🎭📚

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I 3 modi per rappresentare Dario Fo

Dario Fo è uno degli autori più rappresentati al mondo. Basta consultare la mappa delle compagnie autorizzate sul sito della Fondazione Fo Rame per rendersene conto. A parte l’Africa non c’è parte del pianeta dove non ci siano messe in scena di questo premio Nobel.

Ad esempio nel 2021 è stato portato in scena il suo testo Gli imbianchini non hanno ricordi in Russia. Gli Arcangeli non giocano a flipper, poi, è stato rappresentato in Nuova Zelanda, La storia della tigre negli USA e via dicendo.

Per rappresentare gli spettacoli di Dario Fo è necessario avere una grande capacità di improvvisazione e di comicità. Gli attori devono essere in grado di interagire con il pubblico e di creare un clima di partecipazione e condivisione.

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La sorgente dell’ispirazione artistica

Giuseppe - Terza elementare

Dove nasce un’ispirazione artistica e come si nutre? Qual è la sorgente che la tiene viva e che permette di costruirci qualcosa su? Come renderla duratura? Proviamo a parlarne un po’.

Primo tema alle scuole elementari: che cosa vuoi fare da grande? Sarà capitato anche a te di affrontare questa domanda nella tua infanzia. E di solito ci siamo lanciati nel parlare del sogno di quel momento. Chi risponde la parrucchiera, chi il pompiere, chi “il posto fisso” come accade in una scena in un film di Checco Zalone 😀

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Dioniso e le origini del teatro

Immagine generata da Dall-e 2 con input” Un’illustrazione di Dioniso in un teatro antico greco nello stile della fantasy Art” e ritagliata.

Perché al teatro è associato Dioniso e non un dio come Apollo, o Zeus o una qualche dea come Demetra, Giunone o altre? Nel Pantheon greco-romano ad ogni dio è collegata un’attività umana. Per esempio Ares era il dio della guerra, Afrodite dell’amore, ecc. Dioniso in origine era il dio del vino ma anche della musica e della danza. C’è quindi una contiguità delle arti in ballo. Il teatro così come lo conosciamo nel suo periodo d’oro ateniese a partire dal V° secolo a. C. ebbe un periodo di preparazione che va fatto risalire ai riti che si tenevano durante le feste dionisiache. I fedeli del dio sotto l’effetto di grandi quantità di vino si lanciavano in danze e nel ditirambo, il canto a Dioniso, da cui si svilupperà poi la tragedia con Tespi e con altri autori. C’è poi da prendere in considerazione la sua passione per i travestimenti e le maschere, che adopera spesso.

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La riconquista di Roma: tornare nell’urbe per la mia carriera

“Roma nun fa’ la stupida stasera / Damme ‘na mano a faje di’ de si’ / Sceji tutte le stelle piu’ brillarelle / Che puoi e un friccico de luna / Tutta pe’ noi” canticchiava di tanto in tanto mia madre quando ero piccolo. Credo che il mio primo amore per Roma sia nato con le parole e la melodia di Rugantino, commedia ambientata nella Roma del 1948. Quel film fu proiettato per la prima volta nel 1973, quando i miei erano appena sposati e mancava un anno alla mia nascita. Quella città era ed è un mito che vibrava nelle canzoni di Lando Fiorini, Claudio Villa, Gabriella Ferri, Nino Manfredi e poi Antonello Venditti, Franco Califano, Luca Barbarossa…

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Giornata Mondiale del Teatro 2023: l’arte che trascende i confini e tocca l’anima

Foto di Francesco Ungaro.

La Giornata Mondiale del Teatro, che si celebra il 27 marzo di ogni anno dal 1962, rappresenta un’importante occasione per sostenere e onorare le arti di scena in tutto il mondo. Istituita dall’Istituto Internazionale del Teatro (ITI), l’evento mette in luce il potere del teatro nel promuovere l’umanità, la comprensione e la solidarietà tra le diverse culture. In questo articolo, esplorerai la storia e l’impatto significativo della Giornata Mondiale del Teatro, condividerò storie emozionanti e riflessioni potenti tratte dai messaggi internazionali passati e presenti e ti inviterò a partecipare in modo attivo all’evento di quest’anno.

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Quaresima, Carnevale e Commedia dell’arte

Foto di Diego Moretto

L’Italia è patria di diverse tradizioni popolari che hanno le loro radici nella notte dei tempi, che a volte scompaiono ma che poi tornano con forza. Esse sono legate ai cicli stagionali e quindi ogni periodo dell’anno ha la sue figure di riferimento. Tra Febbraio e Marzo c’è il passaggio tra il Carnevale e la Quaresima. A questi due sono dedicati due appositi personaggi in Salento che sono Paolino, che altrove è anche noto come Re Carnevale, da una parte, e sua moglie Quaremma dall’altra. Sono entrambi due vecchi. Paolino è un personaggio popolare della tradizione salentina, noto soprattutto durante il periodo del Carnevale: è un uomo che viene descritto come uno sperperatore, un ubriacone e un amante dei piaceri della vita. Al termine di questo periodo non a caso viene bruciato e gli subentra Quaremma.

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Reinventare se stessi e la propria vita facendo l’attore

Hai mai pensato che fare l’attore potrebbe essere la chiave per reinventare la tua vita? Sai quanto l’arte della scena può influire sulla tua vita professionale e personale in modo positivo? Sei curioso di scoprire come la recitazione può essere un’opzione lavorativa anche dopo i 40 o 50 anni? In questo articolo esploreremo il potere della carriera artistica e come essa può aiutarti a reinventare la tua vita.

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L’attore è un mezzo artista

L’attore è un mezzo artista, perché da una parte è un demiurgo che plasma la materia della scena e dall’altra è lui stesso materia che viene plasmata dal regista. Perciò lui propone una o più versioni del personaggio ma è il regista che ha la visione complessiva su di esso e sugli altri personaggi. Quindi l’attore fa metà dell’opera e per l’altra metà è lui il colore che deve lasciarsi stendere sulla tela. Per riuscirci al meglio deve avere grandi doti di flessibilità. I registi, infatti, amano soprattutto quegli attori che sono facili da dirigere, che si lasciano guidare senza frapporre ostacoli o rigidità. L’attore deve stare in un flusso creativo che innesta sul proprio filone le indicazioni che gli vengono dall’esterno.

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