Le sette migliori ed insolite esperienze da fare a Roma e di cui nessuno parla

Foto di Piotr Arnoldes.

Guide, liste e consigli per fare esperienze meravigliose a Roma in rete se ne trovano a bizzeffe. Basta fare una ricerca e ci si accorgerà di miriadi di siti che ne parlano con le più disparate indicazioni ad ogni livello: luoghi, orari, prenotazioni, ecc. In questa città si può fare davvero di tutto e le idee non mancano. Anzi più passa il tempo e più possibilità sorgono. Io frequento Roma dal 1993, ci ho vissuto per degli anni e ci torno spesso. Eppure non ho ancora esaurito i posti da visitare e alcune attività che cerco di organizzare ogni volta che ci vado. Ho quindi selezionato alcune experience che vanno un po’ oltre il solito turismo mordi e fuggi, un po’ troppo da cartolina e superficiale. Si tratta, invece, di momenti da vivere un po’ fuori dai soliti giri o in modo diverso da quel che fa la massa per riscoprire lati, prospettive, punti di vista non solo insoliti ma significativi. Ma cominciamo subito, ecco la mia personale lista.

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Santa Maria del Casale, tra leggende ed ex voto

Facciata della Chiesa di Santa Maria del Casale a Brindisi.

Santa Maria del Casale di Brindisi è una chiesa in un non-luogo, con accanto i depositi della seconda guerra mondiale dell’aeroporto militare, separati dal filo spinato, un po’ più in là le sagome degli aerei di linea e gli hangar, le auto di chi approfitta del piazzale per parcheggiare ed evitare le tariffe dell’aeroporto civile e poi via Maestri del Lavoro d’Italia, un’anonima via non solo nel nome ma anche nelle sporadiche abitazioni. Trovi l’edificio procedendo dal centro sulla via per San Vito dei Normanni e poi dopo la caserma dei pompieri imbocchi per il Casale che è un po’ quel quartiere giardino, almeno nelle apparenze, che si può vedere passeggiando sul porto di Brindisi da dove si vede, ai piedi della scalinata delle colonne terminali della via Appia, il monumento al marinaio che spesso è la cartolina della città. Ma davanti all’edificio medievale non sembra di essere in un giardino. Questo ho pensato durante la mia prima visita ad esso ieri, 28 settembre 2021. Siamo in un posto isolato, con vetri rotti per terra di qualche parabrezza sfondato dai ladri. Qui se un giardino c’è è quello all’interno del chiostro, al quale si accede dalla sagrestia, peraltro chiuso sulla strada da un più che necessario cancello.

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