Il Grammelot del Vaccino

Ci risiamo! Abbiamo fatto la prima, la seconda, la terza dose e ora si parla della quarta. L’Italia, l’Europa, il mondo si è diviso tra no e si vax, tra chi si è pentito di non essersi vaccinato e chi il vaccino l’ha fatto ma poi avrebbe preferito di no, tra chi ha ascoltato Burioni ed è corso ai centri vaccinali e chi lo ha aspettato sotto casa per prenderlo a uova marce. Alcuni brutti ceffi poi volevano sorprendere Mario Draghi e altri stavano compilando liste di indirizzi. A un certo punto anche io, che il vaccino l’ho fatto, ho cominciato a camuffarmi con barba e capelli finti quando uscivo di casa. Insomma il vaccino torna di moda e io stamattina ho ripescato un mio audio in cui parlavo del vaccino in pieno delirio pandemico. Solo che non potevo esprimermi con chiarezza. Temevo il lancio di peperoni fritti e di melanzane sott’olio, che mi fanno venire proprio la nausea. E allora ho usato il grammelot, il linguaggio dei teatranti del medioevo che Dario Fo ha riportato alla ribalta. Non so se si capisce qualcosa. Ad ogni modo buon ascolto!