Perché parlare dei propri fallimenti

Foto di Trần Long.

Hai mai pensato al potere di condividere le tue cadute, le tue sconfitte? Sto parlando dei tuoi fallimenti, dei tuoi flop e della necessità e del coraggio di parlarne.

Il potere dei fallimenti

Immagina un mondo in cui ognuno di noi trova il coraggio di sollevare il sipario sui propri fallimenti, rivelarli con orgoglio. Questo è un atto di forza e ti spiegherò perché è così importante.I fallimenti sono i tasselli nascosti nel puzzle del successo. Sono le lezioni che la vita ci insegna, incise in ogni scelta sbagliata, in ogni progetto che non ha preso il volo. Ma il vero potere si sprigiona quando condividiamo queste esperienze con gli altri.

La vulnerabilità

La vulnerabilità è come un ponte, un collegamento profondo tra te e gli altri. Quando scegli di aprire il tuo cuore e condividere i tuoi fallimenti, stai, in realtà, offrendo agli altri un passaggio diretto verso il tuo mondo interiore. Questo atto di sincerità crea una connessione profonda e autentica. La condivisione dei fallimenti crea solidarietà. Gli altri si rendono conto che non sei solo nel cammino delle tue battaglie. Hanno probabilmente attraversato sfide simili o possono trovare ispirazione nel tuo coraggio nel raccontare le tue cadute. Questo senso di comunità è in grado di unire le persone e dar vita a legami che vanno oltre la superficie.

Fallimento vs. Lamentela

Io stesso ho imparato l’importanza di raccontare i miei fallimenti, anche se persino in questo ho fallito. Per lungo tempo non ho saputo raccontarli perché ho sconfinato nella lamentela, che è un’altra cosa. La differenza chiave è che la lamentela si concentra sullo sfogo delle emozioni negative senza uno scopo costruttivo, mentre il racconto di un fallimento implica condivisione dettagliata, riflessione e apprendimento dalle esperienze passate.

I miei fallimenti

Lascia che ti racconti due o tre grandi fallimenti della mia vita. Cominciamo dal fatto che avevo una brillantissima carriera di studiente universitario e con facilità sarei diventato un eccellente professore di storia, o di filosofia o di lettere. Alcuni docenti delle superiori e dell’università mi adoravano. E invece per diversi anni ho interrotto gli studi e li ho ripresi solo per concluderli nel 2005. Passiamo poi al mio matrimonio che mi ha fatto pensare che finalmente avrei avuto una mia famiglia e invece è finita con una separazione dopo qualche anno. E che dire delle decine e decine di casting, infine, negli ultimi 3-4 anni nei quali non sono stato scelto? Ecco, ho condiviso storie di progetti che non hanno decollato, idee che si sono disperse nel nulla. Da quando lo faccio ho visto come queste confessioni abbiano ispirato gli altri a fare altrettanto. Non si tratta di scaricare il peso delle tue sconfitte, ma di trasformarlo in un trampolino per il successo.

Curriculum e scuola di fallimento

Oltre a me ci sono tanti altri sostenitori di questa pratica di racconto del fallimento. C’è stato persino chi come Jeff Scardino da manager disoccupato si è inventato il “curriculum dei fallimenti“. A Modena, poi, è sorta una Scuola del Fallimento. Nel loro manifesto scrivono che “gli errori e le sconfitte sono parte integrante della nostra esperienza di vita e possono insegnarci qualcosa in più rispetto alle situazioni apparentemente lineari e senza intralci”.

I tuoi fallimenti

E ora, la tua sfida: oggi, senza esitare, racconta a qualcuno un tuo fallimento. Parla di una sfida che hai affrontato, di un momento in cui le cose non sono andate come previsto. Lascia che questa connessione autentica rafforzi il tuo legame con gli altri. E, soprattutto, impara da questa esperienza. Ricorda i tuoi fallimenti sono il capitolo nascosto del tuo libro del successo. Invece di nasconderli, condividili con il mondo. Saranno la tua chiave per una crescita straordinaria e un legame più forte con gli altri. Magari comincia da qui, scrivi un tuo fallimento nei commenti insieme alla lezione che hai imparato.

Print Friendly, PDF & Email
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments