Si scrive Oria e si legge in molti modi come, per esempio:
- i suoi tremila anni di storia dall’epoca preistorica, passando per la Messapia, il Municipium romano, il medioevo con la comunità ebraica, ecc.;
- i suoi tesori come la basilica cattedrale, il castello normanno-svevo, le sue aree archeologiche su cui ho invitato già in un articolo a leggere tre libri;
- il suo stesso nome che ha stratificazioni e cambiamenti che ne raccontano vicende e fatti;
- la sua sempre più chiara vocazione allo spettacolo, in molte forme, tra cui il cinema, la sua “grande fame” che ho raccontato in un post.
Sto parlando della cittadina in cui vivo, in provincia di Brindisi, che con i suoi colli derivati da dune preistoriche si erge sulla piana del Salento. Ma parlo anche dei suoi abitanti, gli oritani, che qualche volta si accorgono del loro immenso patrimonio e danno vita a rievocazioni storiche, fondano gruppi di sbandieratori, mettono in piedi associazioni che coniugano turismo, gastronomia, storia, archeologia e altro ancora. Le possibilità con il passare del tempo aumentano.
Una di queste alla quale sono interessato riguarda il racconto della città e del suo patrimonio attraverso il teatro. In parte ho già affrontato un po’ in generale l’argomento in due articoli. Nel primo ho posto la questione di come possiamo narrare il medioevo oggi. Nel secondo ho elencato luoghi, emozioni ed opportunità a cavallo fra teatro e turismo. Ho anche dedicato un articolo a come rappresentare pezzi di teatro in un paese come questo. Ora voglio indicare dieci possibilità per spettacoli teatrali, incursioni, animazioni specifiche in e per Oria e i suoi visitatori.
I. Dar vita alle mummie
La prima idea è quella di dare vita ad una o a più “mummie” nella cripta dell’arciconfraternita della morte nei sotterranei della cattedrale di Oria. Stiamo parlando di uno dei luoghi più rari in tutta Italia: ci sono solo pochissime altre cripte analoghe. E di sicuro è anche una delle migliori attrattive al mondo, senza tema di smentita. Il luogo e le vicende dei confratelli ben si prestano a interventi teatrali che si possono ripetere con continuità e che contribuirebbero ad aumentare il richiamo di questo magnifico luogo.
II. Le sacerdotesse di Demetra
Il secondo luogo che potremmo valorizzare è il Santuario di Monte Papalucio, di estrema importanza nella storia antica di tutto il sud Italia. Qui mi piacerebbe rivedere in vita soprattutto sacerdotesse di quella che fu la perduta società matriarcale antica.
III. Storie ebraiche
Mi piacerebbe anche ridare vita al Golem ebraico e ad altre storie ben narrate dal Libro delle Discendenze che riguarda la storia di una comunità ebraica nota in tutto il Mediterraneo intorno all’anno mille dell’epoca cristiana.
IV. Le leggende
Ad Oria è poi nota la leggenda di Oria Fumosa. Ma ce n’è anche un’altra meno ricordata e che è quella di Bianca Guiscardi. Mi piacerebbe rappresentare queste due storie ma anche altre come per esempio una leggenda simile alla prima che proviene dall’Albania all’interno del castello.
V. La via Appia
Per nulla valorizzato ancora è il tratto della via Appia passante per Oria. Su questo ci sono ancora discussioni perché non tutti sono concordi sulla sua esatta ubicazione. Ne parla anche Paolo Rumiz in un suo libro che io ho recensito nel mio precedente blog. In paese c’è già chi si sta occupando di rievocazioni storiche di legioni romane. Di sicuro molti soldati romani come bottino di guerra ricevettero delle terre dove si ritirarono a vivere. Vorrei raccontare questo.
VI. Gallana
Molto suggestiva e ricca di spunti storici teatralizzabili è anche la Chiesa di Santa Maria di Gallana. Ad essa sono legate leggende, storie, testimonianze su cui si potrebbe lavorare.
VII. Il Leone di San Cosimo
Sempre a proposito di chiese, santuari e luoghi di culto mi piacerebbe rappresentare anche ad Oria il mio racconto teatrale Il Leone di San Cosimo, che ho portato in giro fuori spesso.
VIII. Il buco della storia
Sulla particolare conformazione urbanistica della città, sulla sua circamenia, le sue strade, la forma stessa del paese ho scritto un lavoro del tutto inedito che prima o poi vorrei mettere in scena e che si intitola O – Il buco della storia.
IX. La storia contemporanea
Ci sono poi vicende a noi più vicine come il ciclone del 21 settembre 1897 o fatti di cronaca dagli anni settanta in poi e di cui la penna di Vincenzo Sparviero è stata attenta narratrice. Su di essi vorrei realizzare dei cortometraggi. Ho già scritto una sceneggiatura in proposito.
X. Tommaso D’Oria
Un’ultima idea fissa che ho in testa da sempre è quella di realizzare uno spettacolo teatrale sul capitano Tommaso D’Oria al quale doveva essere intitolato il Torneo dei Rioni, prima che si pensasse all’imperatore svevo.
L’invito
Le storie di Oria attendono di essere raccontate e trasformate in realtà vivente. Questo è un invito a te, residenti e amante di Oria, a unirti a me nel dare vita a questi progetti. Dai misteri delle cripte alle leggende urbane, dalle rievocazioni storiche alle narrazioni contemporanee, c’è un mondo di possibilità da esplorare. Se hai interesse a partecipare o a contribuire con idee e talento, contattami. Insieme, possiamo creare eventi e spettacoli che celebrino la ricchezza culturale di Oria. È il momento di agire e di far rivivere la nostra storia in modi unici e coinvolgenti. Oria ha tanto da offrire, e con il tuo aiuto, possiamo farla brillare ancora di più
Caro Giuseppe le tue 10 idee sono tutte meritevoli di grande interesse allo stesso modo. Fra le dieci comunque io darei un po’ di priorità in più a quella del ciclone del 1897. Ti dico perché. Allora Oria, distrutta dal ciclone, fu ricostruita grazie alla tenacia degli oritani di allora, oggi gli “oritani” non sanno fare apprezzare i tesori che hanno già possesso, tipo il pezzo dell’Appia Antica che è di notevole valore antico e culturale. Caro Giuseppe ci sarebbe molto altro da scrivere, ma penso che basta questo. Ti saluto con tanto affetto.
Si sarebbe bello rievocare quello spirito.
Sono tutte idee bellissime e tutti i temi descritti andrebbero approfonditi. Io partirei dal nome del nostro paese per poi scoprire i posti meravigliosi che abbiamo… Infine e non per ultimo sarei curiosa di scoprire la famosa via Appia passante per Oria. Se riuscissimo a valorizzare il nostro paese con le tue idee sarebbe fantastico. Buon lavoro!
Se sei curiosa continua a seguire questo filone a cui mi sto dedicando o mettiamoci in contatto.
Io Giuseppe ti chiedo grazie per ricordare e proporre le tradizioni e la storia di Oria….spero che un giorno possiamo aprire un teatro all’aperto….la mia concezione della nostra città è come un villaggio turistico dove c’è l anfiteatro per gli eventi i vari ristoranti e i varii caffè come i varii negoziii ti voglio bene e ti ribadisco grazie mille per i tuoi sforzi
Parlerò presto anche di questo. Grazie.